L’amalgama dentale è un materiale che si ottiene miscelando il mercurio liquido a temperatura ambiente, con una polvere contenente altri metalli (argento, stagno, rame e zinco) detta lega per amalgama. La miscela pastosa così ottenuta veniva usata per le ricostruzioni dirette delle cavità generate in seguito a lesioni cariose.

Per circa un secolo, l’amalgama dentale è stato il materiale più utilizzato in conservativa data la facilità di impiego, la stabilità e la resistenza nel lungo termine. Negli ultimi decenni, però, il suo uso è andato scemando per ragioni estetiche, per la disponibilità di nuovi materiali biocompatibili e per i dubbi che sono sorti riguardo la sua possibile tossicità.

Ci sono pareri contrastanti sulla tossicità dell’amalgama: con il passare del tempo queste otturazioni possono rilasciare minime quantità di vapori di mercurio che vengono assorbite dal nostro organismo, tuttavia non è ancora chiaro se e quanto questo possa creare danni. Quel che è certo è che non bisogna allarmarsi in modo particolare se si hanno ricostruzioni in amalgama in bocca poiché ognuno di noi è esposto al mercurio quotidianamente da molte altre fonti, ad esempio semplicemente mangiando il pesce.

Nel 2001 il Ministero della Salute ha deciso di imporre alcune norme per la commercializzazione e per l’uso dell’amalgama dentale, vietando quella non preparata sotto forma di capsule predosate e raccomandando di evitarne l’uso:

  • nei bambini sotto i sei anni,
  • nelle donne in gravidanza o in allattamento,
  • nei pazienti con gravi nefropatie,
  • nei soggetti con allergia al materiale stesso o con sopravvenute reazioni locali in vicinanza di un lavoro in amalgama.

Nello Studio Dentistico Gallo è dai primi anni 90 che non utilizziamo più l’amalgama.

In ogni caso, oggi le otturazioni si eseguono con materiali compositi in resina e ceramica che sicuramente non sono nocivi per l’organismo, garantiscono un miglior risultato estetico grazie al loro colore molto simile a quello dei denti e consentono un intervento meno invasivo visto che si possono far aderire ai tessuti dentali senza bisogno di preparare cavità ritentive molto estese, come si faceva per le otturazioni in amalgama.

come rimuovere in sicurazza amalgame

Le otturazioni in amalgama devono essere sempre tolte quando:

  • danno problematiche come: infiltrazioni e lesioni cariose secondarie
  • sono fratturate
  • causano reazioni locali o fenomeni allergici
  • creano disagi estetici come macchie scure sulle gengive o alterazioni del colore dei denti otturati.

In tutti gli altri casi possono essere tolte per ottenere un sorriso più sano e bello, ma il caso deve essere valutato dall’odontoiatra che deciderà come è meglio agire per la salute del paziente.

La rimozione delle otturazioni in amalgama deve essere eseguita seguendo un preciso e scrupoloso protocollo di sicurezza per far sì che particelle e vapori di mercurio scaturiti dalla rimozione non vengano assorbiti, ingeriti o inalati né dal paziente né dall’operatore.

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