L’amalgama dentale è un materiale che si ottiene miscelando il mercurio liquido a temperatura ambiente, con una polvere contenente altri metalli (argento, stagno, rame e zinco) detta lega per amalgama. La miscela pastosa così ottenuta veniva usata per le ricostruzioni dirette delle cavità generate in seguito a lesioni cariose.
Per circa un secolo, l’amalgama dentale è stato il materiale più utilizzato in conservativa data la facilità di impiego, la stabilità e la resistenza nel lungo termine. Negli ultimi decenni, però, il suo uso è andato scemando per ragioni estetiche, per la disponibilità di nuovi materiali biocompatibili e per i dubbi che sono sorti riguardo la sua possibile tossicità.
Ci sono pareri contrastanti sulla tossicità dell’amalgama: con il passare del tempo queste otturazioni possono rilasciare minime quantità di vapori di mercurio che vengono assorbite dal nostro organismo, tuttavia non è ancora chiaro se e quanto questo possa creare danni. Quel che è certo è che non bisogna allarmarsi in modo particolare se si hanno ricostruzioni in amalgama in bocca poiché ognuno di noi è esposto al mercurio quotidianamente da molte altre fonti, ad esempio semplicemente mangiando il pesce.