Spesso i danni che il fumo crea a livello della bocca vengono sottostimati, ascrivendo al vizio delle sigarette unicamente la formazione di macchie, un ingiallimento dei denti e alitosi persistente. I sintomi appena descritti sono in realtà solo la punta dell’iceberg, infatti, le conseguenze del fumo possono essere molto più gravi. Il fumo aumenta in maniera esponenziale, la possibilità di sviluppare una parodontite severa (e quindi una perdita precoce dei denti) e un tumore del cavo orale.
Denti gialli a causa della nicotina
Le sostanze contenute nel tabacco, specialmente i prodotti della combustione, ingialliscono rapidamente la superficie dei denti e provocano la comparsa di piccole macchie marroni.
È possibile riportare i denti al loro bianco naturale con dei trattamenti professionali (detartrasi e sbiancamento), ma finché il paziente continuerà a fumare, i risultati degli interventi saranno sempre temporanei.
Fumo e parodontite
Fumare riduce la quantità di ossigeno nell’ ambiente orale, il che permette la proliferazione dei batteri anaerobi, direttamente responsabili della formazione di placca e tartaro. Inoltre la nicotina ha azione sui processi che regolano la giusta irrorazione dei tessuti di sostegno del dente rendendo più semplice una infiammazione degli stessi.
Secondo recenti studi, i fumatori sono 3 volte più inclini a perdere i denti a causa della parodontite.
Per tutti questi motivi, chi ha il vizio di fumare dovrebbe sottoporsi con maggiore frequenza alle visite di controllo e a detartrasi.
Il fumo di sigaretta aumenta la possibilità di insuccesso degli interventi di implantologia
Da anni è ormai risaputo che nei pazienti fumatori il rischio di una mancata osteointegrazione degli impianti dentali è molto più elevato.
Il catrame, esito della combustione, aumenta il rischio di contaminazione del campo operatorio e incide in maniera importante nello sviluppo della perimplantite che porta ad una perdita dell’impianto.
L’ideale sarebbe richiedere ai pazienti di smettere di fumare almeno un mese prima dell’intervento di inserimento dell’impianto e non fumare nei primi sei mesi post intervento.
Tumore della bocca e fumo di tabacco
Che il fumo sia la principale causa dell’insorgenza del tumore ai polmoni è ben risaputo. Meno conosciuto è il fatto che circa l’80% dei tumori alla bocca sono da attribuire all’utilizzo di tabacco. Il tumore ai tessuti della bocca è molto più frequente di quello che si pensa e rappresenta, in Italia, il 5% dei tumori nell’uomo e l’1% nella donna ed è profondamente legato al fumo. Le zone più colpite sono la lingua, la mucosa delle guance e del pavimento della bocca. Spesso i primi sintomi vengono sottostimati, perché appaiono come piccole macchie bianche o rosse che purtroppo possono trasformarsi in carcinomi.
Sigaretta elettronica e Iqos
Negli ultimi anni l’utilizzo degli Electronic Nicotine Delivery System (sigarette elettroniche a vapore) e dei Heat-not burned devices (Iqos) è sempre più diffuso come strumenti alternativi al fumo tradizionale. Smettere improvvisamente di fumare non è semplice, motivo per il quale molte persone sopperiscono alla mancanza di nicotina tramite la sigaretta elettronica o l’Iqos, ma anche questi dispositivi andrebbero evitati.
Nonostante la mancanza di combustione porti dei benefici rispetto al consumo di tabacco tradizionale, gli effetti a lungo termine di questi device non sono ancora ben conosciuti e i gli studi scientifici che iniziano ad indagare il loro utilizzo presentano dati abbastanza chiari: sono meno dannosi delle sigarette tradizionali, ma son pur sempre dannosi e il loro utilizzo deve essere sconsigliato.
Per quel che riguarda la salute della bocca, portano ad un ingiallimento minore dei denti ed a una riduzione dell’alitosi, ma recenti studi indicano che anche l’utilizzo di questi device aumenta esponenzialmente (quasi al pari del fumo tradizionale) la possibilità di sviluppare una parodontite grave.
Per ulteriori informazioni, contattate lo studio dentistico Gallo di Fano.