La diagnosi

È il momento più importante dell’intero processo. Una volta che abbiamo deciso di iniziare la terapia, l’ortodontista unisce tutte le informazioni derivanti dall’esame clinico, dall’esame fotografico, dall’esame dei modelli digitali e dagli esami strumentali (radiografie 2d, cefalometrie ed eventuali approfondimenti 3d) per stilare la “lista dei problemi” da risolvere e formulare il corretto piano di trattamento.

DIAGNOSI ORTODONZIA

La presentazione del piano di trattamento 

In questa fase spieghiamo al giovane paziente ed ai suoi genitori i problemi che caratterizzano la sua bocca, oltre alle strategie e gli apparecchi che abbiamo a disposizione per risolverli.

Attraverso l‘utilizzo di supporti digitali riusciremo a farvi comprendere al meglio i perché e i come del trattamento che stiamo proponendo. Valuteremo insieme le varie opzioni terapeutiche e ragioneremo quale, tra le soluzioni prospettate, è quella più corretta per vostro figlio. Nel nostro studio dedichiamo grande attenzione a questo momento, perché è essenziale che tutti i pazienti e i loro genitori comprendano a pieno il trattamento che stanno per intraprendere.

spiegazione trattamento ortodontico

L’applicazione dell’apparecchiatura

È il giorno in cui si inizia il trattamento con l’applicazione dell’apparecchio ortodontico.

Esistono centinaia di tipologie di apparecchiature ortodontiche. Esistono quelle fisse e quelle rimovibili, abbiamo poi gli apparecchi che hanno un’azione prettamente dentale o quelli che svolgono un’azione più ortopedica (diretta alle ossa) e/o funzionale (diretta alla rieducazione di lingua, labbra, muscolatura etc.).

In queste poche righe è molto difficile raccontarvi scopi e funzioni di ogni tipologia di apparecchiatura ortodontica ma possiamo trasmettervi un concetto che nel nostro studio ci sta molto a cuore, cioè la distinzione tra apparecchi molto efficienti rispetto a quelli poco efficienti.

La maggior parte degli apparecchi disponibili sono efficaci (riescono ad ottenere il risultato prefissato) ma pochi sono molto efficienti (riescono ad ottenere il risultato nel tempo minore possibile, richiedendo poca collaborazione).

Presso il nostro studio dentistico di Fano, utilizziamo unicamente gli apparecchi più efficienti a disposizione per ridurre i tempi di trattamento ed aumentare in modo esponenziale la certezza di ottenere un risultato ottimale.

Questo è un aspetto che vi illustreremo attentamente, nel momento in cui vi presenteremo il piano di trattamento di vostro figlio. Dedicheremo del tempo per farvi comprendere a pieno l’importanza di scegliere le apparecchiature più adatte allo specifico problema, considerando anche il paziente che abbiamo davanti.

In alcuni trattamenti ci saranno più apparecchi da utilizzare per raggiungere gli scopi che ci siamo prefissati: a volte l’applicazione avviene in due step distinti mentre in alcuni casi gli apparecchi vengono utilizzati insieme.

Ecco i più comuni apparecchi che utilizziamo per la correzione dei problemi dentali:

  • Apparecchi fissi tradizionali
  • Apparecchi fissi in ceramica (estetici)
  • Apparecchi linguali: (l’applicazione dell’apparecchio avviene sulla superficie interna dei denti in modo che non sia visibile all’osservatore esterno)
  • Allineatori trasparenti rimovibili 

Questi invece sono i più comuni apparecchi che utilizziamo per la correzione dei problemi ortopedici\funzionali:

  • Espansori rapidi palatali
  • Twin Block
  • Cervera
tipi di apparecchio

I controlli ortodontici

Durante la terapia, dovremo attivare periodicamente l’apparecchio e valutare i risultati ottenuti fino a quel momento. La durata del controllo e la periodicità degli stessi dipendono da diversi fattori: il tipo di apparecchio, la fase del trattamento, l’età del paziente etc.

Mediamente, i controlli avvengono ogni 40-50 giorni.

Durante il percorso ortodontico ci saranno dei controlli veloci di una decina di minuti, quando le attivazioni da fare sono poche, e controlli più lunghi quando bisogna modificare maggiormente l’apparecchio per ottenere gli obiettivi specifici.

 La contenzione

Una volta che tutti gli obiettivi estetici e funzionali del trattamento sono stati raggiunti, siamo pronti per rimuovere l’apparecchio.

A questo punto inizia la fase di stabilizzazione (o contenzione) del trattamento ortodontico.

I denti, subito dopo la rimozione dell’apparecchio, sono instabili e tendono a spostarsi nella posizione pretrattamento (“memoria biologica”). È essenziale consolidare il risultato raggiunto per mantenerlo nel tempo fino a quando osso e gengive non si adattano alle modificazioni ottenute con l’apparecchiatura ortodontica.

Possiamo utilizzare contenzioni fisse (lo splintaggio inferiore, vista la sua comodità ed efficacia, viene utilizzato in un’altissima percentuale di pazienti) e mobili.

L’impegno del paziente per mantenere il risultato ottenuto è minimo e le visite di controllo sono meno frequenti ma ugualmente importanti per monitorare che tutto proceda perfettamente.

splintaggio ortodontico

Galleria trattamenti prima-dopo 

RICHIEDI UNA PRIMA VISITA